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L’abbandono è come un lutto che deve

essere superato, passo dopo passo?

“….il percorso del lutto, che ha varie fasi ed è

identico a quello che si segue in caso di

morte di una persona. Ma se questa

maturità non c’è possono scattare

meccanismi che portano all’aggressività e

anche alla violenza».

Che cosa distingue la stalker dal suo

equivalente maschile?

«La donna è meno predisposta all’azione

fisica, a passare all’atto. Tende più a

sfogarsi verbalmente, con telefonate,

messaggi e mail. Ovviamente ci sono

anche donne che si fanno trovare sotto la

casa degli ex e li pedinano o li seguono in

macchina, ma sono più rare».

Social network e smartphone: che

impatto hanno avuto su questa

dinamica?

«Dirompente. I comportamenti

persecutori oggi sono favoriti da queste

modalità di comunicazione. Per

controllare una persona non c’è più

bisogno di un’esposizione di tipo fisico.

Oggi con il cellulare, con Facebook

WhatsApp e Instagram, possiamo

schiacciare due tasti e cominciare a

perseguitare chi sta dall’altra parte».

Un uomo lascia una donna. Lei soffre,

vorrebbe sapere se lui tornerà e inizia a

chiamarlo per avere spiegazioni. Fin qui

è normale: quando diventa ossessiva?

«Quando l’altro si sente tormentato e

inizia a preoccuparsi seriamente di quali

possano essere le conseguenze delle

molestie che subisce».

Può mai essere giustificata una donna

stalker?

«C’è una categoria di donne che, se non

giustificate, a mio avviso vanno comunque

tutelate. Perché sono state rese vittime da

un narcisista perverso o da un

manipolatore relazionale. Si tratta di

persone che quando vengono

abbandonate cominciano a praticare

stalking nei confronti del loro aguzzino…… (continua)……