“Istigazione al suicidio, il caso Prospero: patteggiamento shock per Emiliano Volpe, due anni di lavori socialmente utili” – Corriere di Viterbo 21/10/25

 

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“È vero che il reato di istigazione al suicidio è difficile da provare – ha aggiunto Cinzia Mammoliti, consulente criminologa e giuridica – ma nel caso specifico c’era tantissimo materiale. Sotto il profilo strategico e difensivo, l’avvocato ha fatto bene a chiedere il patteggiamento, per ottenere la riduzione di un terzo della pena: conveniva dal punto di vista difensivo. In questo caso si riscontra un aiuto ben provato a togliersi la vita”.